Mani


   RICOSTRUZIONE  UNGHIE


                           



Per Ricostruzione Unghie s'intende una Procedura Estetica di l'Allungamento o di Ricopertura dell'Unghia Naturale attraverso l'utilizzo di alcuni Speciali Prodotti Cosmetici. Tre sono le principali Tecniche Utilizzate nel mondo del Unghie: Il Metodo in Gel, il Metodo Acrilico ed il Metodo Fibreglass. Le mani sono una delle parti del corpo più comunicative proprio perché sono un importante strumento di seduzione. Soprattutto per le donne.

Una bella mano si riconosce dalla cura delle unghie e se sono scheggiate, rovinate o si ha la pessima abitudine a mordicchiarle, l’aspetto estetico viene ampiamente compromesso. Per questo ci si affida a una specialista nella ricostruzione delle unghie

COS’E LA RICOSTRUZIONE UNGHIE?
Quando si pensa a questa particolare tecnica è facile pensare che non sia altro che l’applicazione di unghie finte sopra quelle rovinate. Un mero lavoro di copertura che però, invece di risolvere il disastro estetico, lo acuisce. In realtà, la ricostruzione unghie non avviene tramite il fissaggio di protesi fittizie ma si occupa di salvare la parte sana dell’unghia rimodellandone le parti mancanti con una sostanza rinforzante chiamata gel. Tecnica più moderna rispetto a quella che comporta l’uso di acrilici, il gel non solo permette di curare l’onicofagia (il vizio di mangiarsi le unghie) ma svolge anche una funzione di rinforzo oltre che di abbellimento.


QUANDO E DOVE è NATA?
La decorazione delle unghie è da sempre presente. Questa affermazione nasce dal fatto che si è visto che fin dall’antichità vi sono tracce su dipinti che si tendeva a decorare o meglio ad abbellire le estremità delle dita sennonchè le unghie stesse, con vari manufatti, che oggi possiamo chiamare gioielli, atti ad allungare e abbellire dette parti del corpo umano, come per altri settori estetici come make up e tattoo che sono conosciuti fin dai tempi antichi anche le unghie hanno avuto naturalmente nell’istinto umano, un ruolo importante in questo, ma solo con l’avvenire dei moderni prodotti per l’ortodenzia, si è innescato un mercato da milioni di euro annuale di giro d’affari. Nata negli anni 50 da un dentista Sembra che questo innesco sia appunto nato dall’idea di un dentista, che all’incirca negli anni 50, negli Stati Uniti d’America, ha creato con i prodotti resinosi disponibili allora nel suo lavoro, una protesi per la moglie che si era rotta un’unghia, altri dicono che in realtà la moglie si mangiasse le unghie e che il lavoro fatto coinvolgeva un vero trattamento ricostruttivo per tutte le unghie, altri dicono che l’unghia rotta fosse proprio del dentista, fatto stà che da quel momento nasce in’idea, nasce un vero business, che lentamente inizia a crescere, anche se negli anni successivi ha avuto un momento di difficoltà a causa di un ingrediente ritenuto tossico, l’acido monometilarsonico (MMA o MMAA), che è un derivato dell’arsenico e quindi potenzialmente cancerogeno, la ricerca ha fatto in modo di sostituire tale composto con altri ingredienti più sicuri per la salute e l’MMA è stato bandito dai prodotti per unghie. Con questo mi collego al fatto che negli USA, il mercato della ricostruzione unghie è prevalentemente fatto di resine acriliche a discapito del gel UV. Il fatto evidente è che essendo nata prima la resina composta con monomero e polimero, il mercato si è progressivamente saturato con questa tecnica e i costi dei materiali per effetto si sono abbassati, ecco che quando il gel UV è comparso non ha trovato molto spazio, si deve anche considerare che spesso negli USA le clienti portano unghie ricostruite molto lunghe rispetto alla media Europea, in questo caso è decisamente più semplice farle con le resine acriliche che hanno polimerizzazione e metodo di stesura diverso dai gel UV.Anche se non abbiamo un dato certo, si sa che in Europa è stato negli anni 70/80 in cui le prime persone di spettacolo facevano sfoggio di queste unghie lunghe e bellissime, che tutte invidiavano, ma che purtroppo erano ancora troppo costose e rimaneva un servizio rivolto alle  persone benestanti. Inoltre i primi Gel UV non erano certo di gran qualità e non vi era una  cultura sufficientemente radicata per questo tipo di trattamento, inoltre l’Europa era fatta di molti stati divisi ecco che lo sviluppo è stato disomogeneo e solo negli anni 90 in Italia vi è stato un vero e proprio boom che è diventato il segmento nel settore estetico più discusso, chiacchierato ed invidiato.


Metodi di ricostruzione unghie
Il metodo di ricostruzione dell’unghia può variare a seconda del materiale che viene impiegato, della conformazione delle unghie naturali oppure in base alle abitudini e alle preferenze estetiche di chi si sottopone a questo trattamento:
- Il metodo a due componenti (acrilico), in cui una polvere modellante o un gel sintetico viene miscelato con un liquido speciale.

- Il metodo di indurimento alla luce, in cui un gel, che si indurisce ai raggi UVA, viene applicato sull’unghia in due o tre strati.

- La tecnica della polvere di seta, in cui l'intera superficie dell'unghia viene ricoperta da uno strato di seta autoincollante.

Acrilico o gel?
1) Con il primo metodo, l'acrilico, le unghie vengono scolpite utilizzando una mistura di due ingredienti - un polimero in polvere e un monomero liquido - che indurisce all’aria. Si tratta di una tecnica che necessita di esperienza e manualità e che prevede l’utilizzo di un prodotto con un odore molto pungente che può risultare sgradevole. Quello in acrilico è un metodo di ricostruzione efficace nei casi di onicofagia avanzata perché l’area dell’unghia naturale è molto ristretta o comunque insufficiente per l’applicazione del gel. L’acrilico tuttavia è un materiale poco elastico, e per questo tende a non ammortizzare i normali urti dovuti alle attività quotidiane. Questa è una caratteristica che lo rende fragile e sconsigliabile in presenza di unghie naturali lunghe, per le quali si renderebbe necessario aumentare lo spessore dello strato acrilico al fine di stabilizzare la struttura e rinforzare il cosiddetto punto di stress. Questo aumento di spessore però tende ad enfatizzare l’artificiosità del trattamento.

2)  Il secondo metodo è sicuramente quello più popolare e diffuso, soprattutto in Europa. Si basa sull’indurimento di un particolare materiale viscoso (il gel) che avviene grazie alla presenza di un catalizzatore specifico, i raggi di una lampada UV (o più recentemente di una lampada LED). La foto-polimerizzazione è una caratteristica che rende il gel davvero molto comodo: in fase di ricostruzione è possibile infatti modellarlo a piacimento fino a quando non si ottiene il risultato desiderato, procedendo solo allora alla polimerizzazione, evitando così i problemi di tempo e scarsa duttilità dettati dall’asciugatura all’aria.


3)  La tecnica della polvere di seta (o fiberglass) è un metodo di ricostruzione riservato ad unghie fondamentalmente sane, che necessitano di rinforzo o di un aspetto particolarmente curato. Questa tecnica prevedere l’utilizzo di un foglio di seta (o lino) che viene fatto aderire all’unghia naturale mediante uno speciale collante. Questo metodo ricostruttivo è meno duraturo rispetto ai precedenti ma è anche quello meno invasivo; prevede l’applicazione di uno smalto tradizionale come ultimo step ed è perfetto per “salvare” un’unghia in procinto di spezzarsi senza ricorrere a materiali più impegnativi. E’ molto usato per le manicure delle occasioni speciali, perché è un trattamento che si effettua in poco tempo pur assicurando un’ottima resa.

ALLUNGAMENTO: QUALE SCEGLIERE
tutti i metodi elencati sono impiegati per rinforzare e proteggere le unghie naturali ma anche per l’allungamento delle stesse mediante due tecniche diverse: la prima prevede l’utilizzo delle tip, la seconda delle cartine (o sagome).
Con la prima tecnica, quella delle tips, le unghie naturali vengono allungate mediante l’adesione di una punta d’unghia preesistente, realizzata in materiale plastico sottile e resistente agli urti. Nel secondo caso invece la punta d’unghia viene realizzata a mano dall’onicotecnica direttamente con il materiale di ricostruzione prescelto (acrilico o gel), con l’aiuto di un apposito supporto in carta monouso, la cartina appunto. La cosiddetta cartina viene posizionata al di sotto del margine libero dell’unghia fungendo da sostegno al materiale che verrà posizionato e polimerizzato sopra come allungamento.

Biglietto da visita

Ho realizzato il mio biglietto da visita.